Gli allestimenti per il Natale si sa, specie negli ultimi tempi, avvengono con grande anticipo; non a Pontecagnano però dove l’amministrazione comunale mai come in questo caso ha scelto di andare contro corrente.
Gli ornamenti per la festa più bella dell’anno sono arrivati in centro solo ieri, a meno dieci giorni dalla ricorrenza più amata dai bambini.
Immediata è scattata la protesta da parte dei commercianti che riversatisi in strada hanno impedito agli addetti ai lavori di montare le luminarie.
Tra i principali fautori della protesta c’era anche Maria Gianattasio già delegata ‘Confcommercio’ per Pontecagnano e titolare di un negozio di biancheria intima.
Raggiunta al telefono questa mattina pur senza rinunciare alle ragioni del suo gesto preferisce smorzare i toni della polemica.
“La questione è molto semplice – dice – mi dice lei che senso ha installare delle luminarie natalizie il 16 dicembre? Francamente mi è sembrato solo una presa in giro da parte dell’amministrazione comunale”. Premesso ciò Gianattasio precisa che quella di ieri è stata in fondo solo una rimostranza rappresentativa “E’ stata una protesta solo simbolica, senza nessuna grossa conseguenza”.
La vicenda nasce nei giorni scorsi quando il Comune revoca l’affidamento per l’installazione delle luci ad una ditta specializzata. Il motivo del venir meno dell’appalto è che l’assegnatario è venuto meno all’accordo secondo cui le luci dovevano essere installate entro il 5 dicembre.
Di qui la diatriba tra azienda e comune che sembrava essersi risolta ieri quando il comune aveva affidato l’appalto ad un’altra ditta.
Questa volta a mettersi di traverso sono stati gli stessi negozianti, in teoria coloro che più di altri avrebbero usufruito dei benefici dell’abbellimento delle strade cittadine. Cercato più volte al cellulare per un chiarimento al riguardo il sindaco Ernesto Sica ha preferito non rispondere.
Stessa sorte per i suoi due addetti stampa
Uno irraggiungibile, l’altra fuori zona: “Purtroppo- dice – non sono a Pontecagnano e non so dirle nulla al riguardo. Provi a chiamare in Comune”. Peccato però che anche lì i telefoni squillino a vuoto.
E’ proprio vero, Natale è alle porte ed anche la politica va in ferie.
Raffaele de Chiara